Benvenuti in Campagna elettorale


La Regina Linda si è ricordata che esiste la Roma Lido ed esistono i pendolari per tuonare contro la Regione proprietaria della linea! “Ancora non si capisce che fine abbiano fatto i 180 milioni già stanziati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti per la Regione ad agosto 2016 e destinati all’ammodernamento dell’infrastruttura e all’acquisto di nuovi treni. Ribadisco risorse in mano alla Regione da oltre un anno” - Benvenuti nella Campagna Elettorale perenne




(Da Ostia a Roma – sulla Roma Lido) Complice sicuramente la temperatura mite di questi giorni o l’avvicinarsi della primavera, abbiamo preso atto, non senza stupore, che l’Assessora alle 2 ruote del Comune di Roma (come affettuosamente noi pendolari abbiamo ribattezzato Linda Meleo) si è risvegliata dal lungo letargo ed ha dedicato il suo tempo prezioso alla nostra disgraziata linea ferroviaria.

Così leggiamo SORPRESI l’articolo de Il Faro Online da cui abbiamo appreso che l’assessorato alla mobilità del Comune di Roma si è ricordata che esiste la Roma Lido ed esistono i pendolari per tuonare contro la Regione proprietaria della linea! Potenza delle elezioni!!!!

Non che gli argomenti portati siano peregrini, per carità, anzi, crediamo che prima di rilasciare le sue esternazioni la signora Meleo abbia visitato il nostro blog perché NOI queste cose le andiamo scrivendo e ripetendo da anni e da anni. E pretendiamo risposte che non arrivano mai.

Ricordiamo, per dovere di cronaca, che né la Regione Lazio, proprietaria della linea, né ATAC, gestore del servizio, né il Comune di Roma, proprietario di ATAC, hanno fatto granché per migliorare lo stato di cose presenti ed il risultato è che il servizio continua a degradare da troppi anni. E quelli che c’erano prima erano uguali a quelli che ci sono adesso, non è qualunquismo, è un dato di fatto. Chi non ci crede chieda a qualsiasi pendolare.

NESSUNO PUO’ CHIAMARSI FUORI DALLE PROPRIE RESPONSABILITA’.

All’Assessora vogliamo ricordare che:


  • È da giugno scorso che chiediamo un incontro con lei e/o con il suo staff per illustrarle le problematiche della Roma Lido ed anche avanzare alcune proposte su cosa secondo noi va fatto, ma da ormai 8 mesi non riceviamo alcuna risposta nonostante le sollecitazioni settimanali da parte nostra. E questa sarebbe democrazia? Trasparenza? Partecipazione? In 8 mesi né Meleo né nessuno ha trovato mezzora di tempo per ascoltarci! E pensare che il Senato invece tempo ne ha trovato per starci ad ascoltare;
  • L’assessorato può fare molto, se vuole

    • a cominciare da un controllo stretto su ATAC, che invece è abbandonata a sé stessa, per esempio per portare a termine i lavori alle stazioni di Tor di Valle ed Acilia Sud, fermi per la terza volta, da agosto scorso perché ATAC non paga la ditta esecutrice, l’assessora lo sa? Andasse a controllare lo stato dell’arte di persona!
    • Se proprio ha a cuore la sorte dei pendolari facesse meno chiacchiere e più fatti, mettendo mano al portafoglio e comprando qualche treno nuovo per la Roma Lido. Perché non lo fa?

L’ultima volta che Meleo si è occupata della Roma Lido lo ha fatto a sproposito, il 9 giugno dell’anno scorso, nell’aula del Municipio 9, quando si discuteva della delibera 32 del Comune sul cosiddetto stadio a Tor di Valle, elogiando il servizio Roma Lido che sarebbe stato l’asse portante della nuova mobilità nel quadrante (con quali soldi?) ed avrebbe trasportato decine di migliaia di passeggeri all’ora. Evidentemente l’assessora non si è neppure scomodata a leggere la delibera comunale, figuriamoci il progetto, perché se no avrebbe capito come lo abbiamo capito noi che quel progetto è fantascienza.

Così, cari assessori Meleo e Civita, vi rinnoviamo l’invito ad incontrarci e a confrontarci, non abbiate paura, siamo incazzati ma non violenti. Non avrete mica paura della democrazia, vero?

L’incontro previsto in questi giorni con la Regione è stato rinviato sine die, mentre stiamo per entrare nel nono mese di attesa per incontrare il Comune. Avremo la sorpresa di un parto felice?

Noi siamo qui e non ci lasciamo fregare da dichiarazioni ammiccanti da parte di nessuno. Non crediamo alle promesse elettorali. Crediamo ai fatti.
  

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