Ponte ferroviario Giulio Rocco: pronti per il consolidamento

Ponte Giulio Rocco - Garbatella


Buone notizie per gli utenti di Metro B e Roma-Lido, oltre ai cittadini che dal quartiere San Paolo devono andare a Garbatella: sono stati stanziati fondi per la riparazione e messa in sicurezza del Ponte Giulio Rocco colpito il 30 ottobre 2016 dal sisma che ha devastato Norcia e l'Italia Centrale. Ma ovviamente tutto è terreno fertile per lo scontro politico. Anche un ponte di 20 metri.



Da Roma Today

Gli effetti del sisma che hanno devastato Norcia e l'Italia Centrale hanno avuto conseguenze anche alla Garbatella. 

Dal 30 ottobre del 2016 infatti il ponte che attraversa la ferrovia di Ostiense ha subito delle lesioni. 

La loro natura ancora non è stata quantificata. Ma dalla fine del 2016 ad oggi la preziosa infrastruttura è stata chiusa al transito. 

Il Pd accusa il Comune "A bloccare i lavori per le indagini preliminari, infatti, è un atto mancante del Comune – scrivono in una nota le consigliere democratiche Baglio e Piccolo, dopo la commissione lavori pubblici che si è svolta il 25 gennaio – L'atto di Roma Capitale, la determinazione dirigenziale che destina le risorse necessarie ad Atac e che serve appunto ad avviare le indagini, è atteso almeno da settembre, quando la Regione Lazio ha comunicato in una lettera ufficiale la sua volontà a finanziare i lavori preliminari". 

I disagi causati 

La chiusura del ponte di via Giulio Rocco, non crea disagi solo agli automobilisti che erano soliti utilizzarlo per raggiungere San Paolo o la Garbatella da via Ostiense. Fino a quando non verranno effettuati i lavori di consolidamento "i treni della Roma-Lido e della metro B – hanno spiegato Baglio e Piccolo – in quel tratto continueranno a subire il rallentamento a 30 Km orari, deciso per motivi di sicurezza, invece degli 80 km orari consentiti dal normale esercizio". 

Secondo la ricostruzione delle consigliere democratiche, sul piatto la Regione avrebbe già messo 20mila euro. 

Sarebbero finora mancati invece i soldi del Comune. "Atac è l'ente individuato per le indagini, ma senza i fondi dei due enti coinvolti nulla si muove". 


La partita per la riapertura, sembra essersi spostata su un altro tavolo. A dare le carte, questa volta, è l'amministrazione pentastallata. 

I fondi disponibili 

Nel Piano Investimenti 2018 del Bilancio previsionale appena approvato, Roma Capitale ha provveduto a stanziare 100.000 euro per la progettazione e 1.500.000 euro per i relativi lavori – fa sapere Alessandra Agnello, presidente della Commissione Lavori Pubblici – Le opposizioni oggi in Commissione hanno cercato di sottolineare una certa inerzia degli Uffici del Dipartimento SIMU per procedere nelle indagini che secondo loro potevano essere svolte in tempi brevi, forse dimentichi non solo della particolarità del ponte ma anche della difficoltà a far dialogare tra loro gli uffici d Enti diversi se non proprio quelli di Roma Capitale ; problema questo che stiamo man mano superando con la collaborazione degli stessi uffici tra l'altro con ottimi risultati. 

Pertanto Regione e Atac supporteranno il Dipartimento SIMU secondo le rispettive competenze". Le competenze in campo per affrontare il problema ed arrivare alla riapertura del ponte, "Atac procederà nelle indagini su tutta la struttura del cavalcaferrovia, mentre la Regione Lazio ha dato la propria disponibilità a contribuire per la realizzazione dei lavori sulla parte di arcata di propria competenza.

Vogliamo ripristinare la piena fruizione di questa fondamentale infrastruttura – ha aggiunto la consigliera Agnello – al fine di migliorare la mobilità in un quadrante strategico della città e di ripristinare una viabilità più fluida e meno problematica. 
  

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