Com'è andato lo sciopero in Cotral?


La settima agitazione in Cotral, l’ultimo indetto dal solo SULCT, ha registrato una buona percentuale in termini di adesione da parte dei Lavoratori - “Il segnale è chiaro e inequivocabile, i dipendenti non condividono l’ennesima bruttura, spacciata per un buono accordo. L’astensione del 60 per cento - La domanda che mi viene spontanea è: Si, bel risultato, ma adesso?





Dal sito del Sindacato Sul

“La settima agitazione in Cotral, l’ultimo indetto dal solo SULCT, ha registrato una buona percentuale in termini di adesione da parte dei Lavoratori, stanchi di accordi frustranti, umanamente ed economicamente svantaggiosi. I dati relativi allo sciopero di ieri, sabato 16 dicembre, ricavati nelle rimesse e nei capilinea, facendo un rapido calcolo tra le corse programmate e quelle effettivamente svolte, non lasciano spazio all’immaginazione”. È quanto dichiara in una nota Renzo Coppini, Coordinatore Regionale SULCT-UTL-FAST.

“Il segnale è chiaro e inequivocabile, i dipendenti non condividono l’ennesima bruttura, spacciata per un buono accordo. L’astensione del 60 per cento, a cui sono sommate assenze per rinuncia allo straordinario oppure per altre motivazioni, stanno a dimostrare che i Lavoratori, nonostante la perdita economica, preferiscono incrociare le braccia in segno di protesta, piuttosto che sottostare alle vessazioni aziendali. Se ne sono accorti tutti, ad eccezione di Cotral e della politica”.

“Ringraziamo i colleghi che credono nelle nostre battaglie”, conclude il Coordinatore, “le quali riprenderanno a gennaio, anche dal punto di vista legale, per risolvere le criticità evidenziate e per riprenderci ciò che ci stanno togliendo”.

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