Raggi: Atac "deve rimanere pubblica" - Si va con il concordato preventivo




Finalmente, inizia una nuova vita per Atac. Si avvia un percorso di rinnovamento totale dell’azienda di trasporti di Roma con un obiettivo chiaro: migliorare le linee, rinnovare la flotta degli autobus, la metropolitana; ridurre i tempi d’attesa; dare ai cittadini i servizi che meritano; tutelare i dipendenti onesti.

Insomma, parte la rivoluzione che trasforma la più grande società pubblica di trasporti d’Europa in una azienda efficiente. Iniziamo un percorso che si chiama “concordato preventivo” e che stiamo studiando dallo scorso anno: chiediamo ai creditori dell’azienda di realizzare insieme un piano di risanamento e rilancio.


Chiediamo ai dipendenti e ai cittadini di seguirci in questo percorso di rinascita e aiutarci a rilanciare la azienda di tutti noi. Mettiamo in opera uno strumento per trasformare radicalmente l’azienda e che mira a tutelare i livelli occupazionali. I lavoratori onesti non hanno nulla da temere. Non credete alla propaganda di chi vuole far fallire questa azienda.

È un cammino che richiede coraggio, determinazione e una visione di lungo periodo. Nessuno in passato ci ha provato. Al contrario, hanno preferito non intervenire e lentamente hanno “spolpato” un patrimonio di tutti i cittadini con il preciso obiettivo, oggi evidente a tutti, di svendere ai privati. Noi non abbiamo paura perché il nostro unico interesse è avere trasporti davvero efficienti. Non siamo legati a logiche clientelari, non dobbiamo niente a nessuno. Questo ci rende liberi.

Abbiamo un obiettivo chiaro: Atac deve rimanere pubblica, deve rimanere dei cittadini e non finire nelle mani di privati che puntano esclusivamente a fare cassa sulle spalle dei romani e dei dipendenti. Sull’azienda ci sono le mire di chi la vuole a tutti i costi privatizzare e vuole dividersi le spoglie. I privati puntano a creare linee di serie A e linee di serie B; a fare profitto.


È arrivato il momento di scegliere: o si va con i privati o si lascia Atac in mano pubblica, in una buona mano pubblica. Non è vero che “il pubblico non funziona”: se ben condotto può funzionare bene. Noi abbiamo scelto: l’azienda deve rimanere di proprietà dei romani. Noi non la svendiamo, i servizi pubblici non hanno prezzo.

Cedere ai privati non è la soluzione, non è la cura per Atac. I privati non offrono una risposta immediata ai problemi strutturali ed economici della municipalizzata, non preservano il servizio ma lo rendono vulnerabile, sofferente e facile preda di chi punta solo a fare cassa.

Con il privato vige la legge del profitto a discapito di quella della solidarietà e del servizio, scendono in campo interessi economici che tolgono sostanza al servizio e che nulla hanno a che fare con le mirabolanti soluzioni sponsorizzate dai partiti politici.

Non vogliamo creare disparità nel trasporto pubblico; non vogliamo linee o tratte maggiormente servite, perché più convenienti, e altre deliberatamente messe da parte perché poco remunerative; non vogliamo costi esorbitanti del biglietto; non vogliamo che il privato faccia prevalere i suoi interessi a danno della città e dell’interesse pubblico.

Siamo perfettamente consapevoli che attuare cambiamenti veloci in un'azienda con oltre 1,3 miliardi di debiti non è impresa facile, ma siamo altrettanto consci del nostro obiettivo, del fine verso cui stiamo indirizzando i nostri sforzi.

Se avessimo puntato solo al consenso immediato avremmo fatto un passo indietro, abbandonato la partita, cedendo alla propaganda sulla liberalizzazione del trasporto pubblico locale che, invece, altri schieramenti politici cavalcano solo per acquisire una manciata di voti o solo per interessi elettorali.

Stiamo giocando una partita che ha terrorizzato i nostri predecessori e li ha fatti indietreggiare: noi andiamo avanti con coraggio.

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4 Commenti

Anonimo ha detto…
non vedo ne leggo dati per dire che la sua ipotesi e' giusta. Leggo solo " atac deve rimanere pubblica perché i privati sono brutti e cattivi". Solitamente a Roma quello che gestiscono i privati viaggia anni luce avanti a quello che viene gestito dal comune. ATAC e' un carrozzone qualsiasi cosa le venga affidato viene sbranato (il bikesharing che anni fa funzionava gestito da privati dato in mano alla municipalizzata dei trasporti e' fallito, MeTro che prima gestiva autonomamente le metropolitane in mano ad ATAC ha peggiorato il servizio ecc). ATAC oggi e' una municipalizzata che come tale ha un contratto di servizio dovrebbe, nella teoria, lavorare come un soggetto esterno al comune come un privato ma nella pratica non lo fa perché da sempre e' stato il parcheggio per mazzette elettorali inefficienze e voti. Un'azienda privata, invece, agirebbe , sempre all-interno di un contratto di servizio che stabilisca i vincoli e le modalità in cui deve essere dato il servizio, per massimizzare il profitto quindi nel caso dei trasporti pubblici fare in modo che sempre più persone possano usare il trasporto pubblico rendendolo PULITO ED EFFICIENTE. In molti paesi europei (e anche in Italia) ma soprattutto in ASIA esistono società private che gestiscono il trasporto pubblico con efficienza e puntualità. Se non siamo disposti a cambi drastici e cambiare la mentalità legata ad ideologie anni 60 faremo sempre più fatica a crescere ed essere competitivi non solo con il resto d'Europa ma anche con le stesse altre città italiane.
Se il comune non e' in grado di dare un servizio efficiente ripiantando i buchi (come si e' fatto con cotral) rimarremo sempre con quello che abbiamo.
capitano666 ha detto…
Il vantaggio dei privati è banalmente che essendo soggetti al mercato hanno una pressione verso il fornire un servizio decente, pressione che purtroppo al pubblico manca
marco_pascucci ha detto…
L'avrebbe già detto l'anonimo di cui sopra (ore 16 e 26), ma ci tengo a ribadirlo: la nostra cara sindaca ha idea di cosa sia un "contratto di servizio"? Un eventuale privato creerebbe linee di serie A e di serie B se e solo se mal gestito dal pubblico.
Anonimo ha detto…
(Sono un altro anonimo)
Per tutti coloro che difendono il privato, vorrei ricordare che Roma TPL è privata... Penso che, se seguite questo blog, sappiate la situazione delle linee bus gestite dai privati. Personalmente,vorrei evitare che il servizio di ATAC diventi peggiore di quello che è attualmente.
Certo, quello del tpl privato all'estero è un buon esempio, ma per come vengono gestite le aziende qui da noi, penso non sia applicabile.