Atac, i sindacati: posti di lavoro a rischio, lo sciopero sembra inevitabile

Dopo la decisione del comune di Roma di puntare sul concordato preventivo per salvare la municipalizzata dei trasporti di Roma, gravata da circa 1,3 miliardi di debiti, il rapporto con i sindacati si fa teso. A complicarlo ulteriormente l’intervista rilasciata dall’Assessore alle Partecipate del Comune di Roma, Massimo Colomban




Da Il Sole 24 Ore

Dopo la decisione del comune di Roma di puntare sul concordato preventivo per salvare la municipalizzata dei trasporti di Roma, gravata da circa 1,3 miliardi di debiti, il rapporto con i sindacati si fa teso. A complicarlo ulteriormente l’intervista rilasciata dall’Assessore alle Partecipate del Comune di Roma, Massimo Colomban al Messaggero.

Colomban: in Atac troppi dipendenti per i servizi che offre 


Colomban ha sottolineato che «in Atac il numero dei dipendenti è superiore di almeno il 10-15 per cento, se si tiene conto della produttività, rispetto ad aziende analoghe di altre città italiane». 

La dichiarazione ha destato una levata di scudi da parte dei sindacati, e in particolare della Cgil.

La reazione della Cgil: a questo punto sciopero inevitabile 

Il segretario della Filt Cgil Roma e Lazio Eugenio Stanziale ha detto che Colomban dovrebbe confrontarsi con la sindaca Raggi che sui lavoratori di Atac ha detto tutt'altra cosa. 

Neanche altri sindacati erano d'accordo: Atac e il Concordato: la posizione dei lavoratori

Uno dei due - ha aggiunto il sindacalista - non dice il vero in questa fase: vorremmo capire chi. 

Non è la prima volta che l’assessore alle partecipate dice che c’è un surplus di dipendenti nelle aziende romane, ma le sue parole oggi confermano le nostre preoccupazione su possibili ricadute del concordato preventivo sui lavoratori di Atac».

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