40 contestazioni disciplinari ad altrettanti macchinisti della Metro B

Clima sempre più incandescente sulla linea blu. I macchinisti rispediscono al mittente le accuse mosse dai responsabili del servizio. Quali sono le accuse?






Quaranta contestazioni disciplinari ad altrettanti macchinisti della Linea B, reo, secondo Atac SpA, di aver scartato i treni per guasti «inventati», «superabili» e «tendenziosi». 

Un escamotage - il solito - per mischiare le carte e addossare le responsabilità al personale, dettato, come consuetudine vuole, dalla necessità di giustificare gli enormi buchi registrati negli esercizi metro nelle ultime settimane. 

Specie sulla linea blu, dove su 27 treni programmati ne hanno girato solamente 16, con punte di 13.

«In Azienda», ha rimarcato Il Messaggero nell'edizione di ieri, 23 settembre, «per fronteggiare l'aumento dei malfunzionamenti segnalati e per evitare la paralisi del servizio, è stato rispolverato un vecchio ordine interno del 2001, che prevede che il capo deposito ispezioni di persona i treni fermati per guasto. 


E in diversi casi sono state riscontrate disfunzioni che, secondo i responsabili, non avrebbero compromesso il servizio». Fatti confermati dal servizio andato in onda sul TG3 Lazio.

Ma se le accuse mosse sono gravi, le immagini nonché i video lo sono altrettanto, non si sfugge. Al punto da smentire o rimettere in discussione, almeno, quanto sviscerato dai responsabili del servizio nei rapporti disciplinari, comminati perlopiù ai macchinisti che si sono rifiutati di mettersi alla guida di treni dotati di parabrezza sporchi, rovinati e inadeguati.

da Il Blog di David Nicodemi

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