Stiamo assistendo ad un lento e inesorabile declino del servizio, minato innanzitutto dall'assenza di una pianificazione del lavoro appropriata, la quale fa sponda alle carenze oramai ataviche denunciate nel tempo: dalla mancanza del personale operaio alla vetusta età del materiale rotabile, passando sia per la scarsità di investimenti che per la mancanza di pezzi di ricambio (un esempio i problemi riscontrati coi parabrezza della linea B).
Un fardello che il personale dell'esercizio si trascina sulle spalle ogni giorno pur di espletare le prestazioni lavorative e garantire con solerzia e responsabilità la mobilità ai cittadini. Un impegno che sovente viene incrinato, adombrato da una campagna mediatica pretestuosa e da una serie di disposizioni aziendali che appesantiscono il loro compito.
Le clamorose sviste l'ultima capitata sulla Roma-Viterbo e le altre anomalie che si verificano sempre più spesso e pericolosamente, non possono continuare a cadere nell'oblio senza che siano individuate le ovvie responsabilità fra i vertici del metroferro.
Riteniamo inammissibile che mentre il settore implode non vi sia nessun tipo di intervento radicale da parte della Proprietà.
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