Resoconto dell’incontro fra i Comitati Pendolari e la Regione Lazio

Giovedì 4 maggio i tre Comitati Pendolari hanno incontrato la Regione Lazio nella persona dell’Architetto Manuela Manetti, che è il Direttore della Direzione Territorio, Urbanistica e Mobilità. Questa volta, a differenza di molte altre, è andata meglio, sia in termini di clima instaurato (stavolta costruttivo e non di sufficienza quando non apertamente di arroganza a cui siamo abituati) sia in termini di risposte ricevute e di interesse dell’ente alle nostre richieste. Come sempre valuteremo però nei fatti se ci sarà una coerenza fra gli impegni presi e le azioni messe in campo. Di seguito il resoconto della riunione.




Di Matteo per Da Ostia a Roma

1 – CARTA DEI SERVIZI DELLE FERROVIE CONCESSE

L’arch. Manetti ha precisato che la Carta dei servizi deve essere redatta dal gestore (Atac) ma deve essere approvata dalla Regione. Attualmente la Carta è in fase di finalizzazione e, secondo quanto riferito dall’Ing. Cecconi, “sta per essere chiusa” (con tempistiche non meglio definite).

I tre comitati hanno chiesto un riscontro in merito alle proposte avanzate formalmente a Regione e Atac per l’inserimento nel testo della carta, tra l’altro, di indicatori di qualità del servizio. A riguardo la Regione ha dichiarato di non essere tenuta né a fornire risposte formali in merito alle proposte avanzate dai comitati né a fornire loro la bozza in discussione: le risposte potranno essere desunte direttamente dalla versione definitiva della Carta. La Regione ha invitato i comitati a interfacciarsi direttamente con Atac che ha la responsabilità della redazione del testo.

2 – STATO DEI FONDI PER INTERVENTI INFRASTRUTTURALI SULLE TRE FERROVIE

L’arch. Manetti ha aggiornato i presenti sullo stato di avanzamento delle procedure per lo “sblocco” dei fondi previsti dal “Patto per il Lazio” per le ferrovie Roma-Lido (180 milioni di euro) e Roma-Civita Castellana-Viterbo (154 milioni di euro): il CIPE ha trasmesso la delibera per l’assegnazione delle risorse alla Corte dei Conti che, a quanto riferito, ha risposto. Ora si è in attesa dell’emanazione definitiva della delibera e dello svolgimento di tutti i passaggi necessari per lo stanziamento dei fondi dalla presidenza del consiglio dei ministri alla direzione regionale. Si tiene a precisare che quanto dichiarato dall’arch. Manetti è in aperto contrasto con quanto precisato dall’Ing. Cecconi nell’incontro del 20 dicembre 2016 quando dichiarò che i fondi erano “disponibili”.

Con riferimento agli adempimenti a carico della Direzione Territorio Urbanistica e Mobilità, l’arch. Manetti ha dichiarato di avere già predisposto i progetti definitivi e le proposte dei bandi di gara e degli affidamenti diretti (questi ultimi per i lavori più urgenti da svolgere prima dell’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria). Le opere previste dal Patto per il Lazio possono essere assegnate con appalto integrato e per il loro affidamento è, pertanto, sufficiente il progetto definitivo. Su questo la Regione ha ottenuto anche un parere positivo da parte dell’ANAC.


Nel corso della discussione è, inoltre, emerso che per le due linee Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo sono disponibili ulteriori 95 milioni di euro derivanti dal Fondo Nazionale Trasporti (questi fondi ogni tanto sono citati dalla Regione ma non è mai stato chiaro come e quando debbano essere impiegati) e 77 milioni di euro per opere derivanti dall’FSC (Fondo di Sviluppo e Coesione). La situazione, tuttavia, risulta confusa. In generale, infatti, per quanto riguarda i fondi del Patto per il Lazio, a dispetto di quello che è stato dichiarato in varie occasioni da soggetti istituzionali differenti, sembrerebbe che i fondi possano essere impiegati solo su impianti, stazioni e infrastrutture e le opere debbano essere realizzate con RFI nel ruolo di stazione appaltante. Per le rotabili l’arch. Manetti ha detto essere disponibili 35 milioni circa per Roma Lido: questi fondi derivano dai succitati 95 milioni “recuperati” due anni fa (prima del Patto per il Lazio) nei “cassetti” degli impegni finanziari della Regione e non utilizzati negli anni precedenti. Per questo motivo “il treno” di un eventuale appalto per la fornitura di nuove rotabili dovrebbe correre su di un “binario” diverso e ben più veloce di quello della Delibera CIPE che s’attende ancora, dopo un anno dall’annuncio dal patto per il Lazio.

Per quanto riguarda la Roma-Giardinetti la Regione ha invece confermato l’intenzione di trasferire la stessa al Comune. La Regione ha precisato che le procedure per il trasferimento della linea sono particolarmente complesse in quanto le stesse furono cedute dallo stato alla Regione mediante legge ma senza alcun atto patrimoniale. Questa carenza ha comportato il perdurare di problemi di natura amministrativa e catastale che richiedono tempi lunghi per la finalizzazione degli atti di cessione al Comune.

Sul punto i comitati hanno sottolineato che la linea deve essere ritenuta complementare alla metro C e, se opportunamente estesa e potenziata, potrà consentire il collegamento alla rete metro di quartieri attualmente isolati. Sul punto i comitati hanno sottolineato che la linea deve essere ritenuta complementare alla metro C e, se opportunamente estesa e potenziata, potrà consentire il collegamento alla rete metro di quartieri attualmente isolati (come quello di Tor Vergata). Più precisamente la proposta che è stata avanzata promuove la riattivazione della tratta Centocelle-Giardinetti per ripristinare il collegamento tra periferie eliminato due anni fa, impostando successivamente il prolungamento su viale della Sorbona e viale dell’Archiginnasio.

Dalla discussione è emerso con chiarezza che la Regione Lazio ha deciso di investire il minimo su questa tratta, ovvero quanto serve per mantenere semplicemente attivo il servizio nelle attuali condizioni (pessime). Il trasferimento di proprietà a favore del Comune si fa attendere anche a causa delle complicazioni dovute alla fusione di alcune parti del tracciato nel sedime stradale di via Casilina .

A riguardo i Comitati hanno sottolineato che, nonostante i tagli, all’interno del nuovo contratto di servizio già ci sono fondi sufficiente a migliorare la linea visto che per il trenino è prevista una remunerazione pari a circa 20 €/treno-km quando i reali costi di gestione sono simili a una tranvia (7-8 €/treno-km).

3 – AFFIDAMENTO A RFI DELLE INFRASTRUTTURE SULLA ROMA-LIDO E SULLA ROMA-CIVITA CASTELLANA -VITERBO e CONTRATTO DI SERVIZIO CON ATAC

Con riferimento all’affidamento separato dei lavori per le infrastrutture e per i servizi l’arch. Manetti ha tenuto a precisare che la sua Direzione ha provato a predisporre una gara unica per infrastrutture e servizio ma si è resa conto che la stessa avrebbe richiesto tempi molto lunghi e di fatto avrebbe avuto una scarsa appetibilità a causa di basse possibilità di profitto per i soggetti privati. In particolare l’arch. Manetti ha voluto chiarire che:

  • sussiste un problema relativamente al deposito del materiale rotabile che, essendo di proprietà di Atac, non potrebbe essere messo a gara;
  • il project financing presentato da RATP è stato respinto in quanto lo stesso mancava di rischio di impresa (a titolo di esempio la bigliettazione non sarebbe stata a carico della proponente).
Fatte tali premesse l’arch. Manetti ha fatto il punto sulla situazione dei contratti in essere sulle ferrovie:
  • la Delibera Regionale di dicembre, con cui la Giunta dava mandato alla strutture regionali di affidare a RFI le attività di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria e investimenti a valere sulle infrastrutture, è stata oggetto di osservazioni e richieste di chiarimenti da parte dell’Autorità per la Concorrenza;
  • a valle di tale intervento dell’Autorità, gli uffici regionali hanno provveduto a fornire le dovute risposte e a sospendere il Contratto di Servizio con Atac (in realtà si trattava di uno schema di contratto approvato con delibera di fine dicembre, successivamente revocata);
  • il Contratto di Servizio con Atac è stato ridefinito in base alle indicazioni dell’Autorità ed è stato approvato con nuova Delibera di Giunta Regionale;
  • il Contratto di Servizio con RFI, per la sola manutenzione delle infrastrutture, è attualmente in corso di definizione in aderenza alle indicazioni dell’Autorità.
Con riferimento a quanto sopra non è chiaro quali parti del Contratto di Servizio con Atac siano state modificate (sono confermati il costo di 77 milioni di euro l’anno e 3.850.000 treni-km) né se recepisca le osservazioni avanzate dai Comitati per il tramite delle Associazioni dei consumatori: il nuovo Contratto, benché approvato con Delibera, non è ancora stato discusso con Atac e potrà essere fornito ai comitati solo dopo le dovute interlocuzioni con quest’ultimo.

Stazioni di Tor di Valle e Acilia Sud

Con riferimento ai lavori in corso sulla linea Roma-Lido l’Arch. Manetti ha ribadito che la sua Direzione ha condotto un’attività di risanamento del bilancio (all’inizio del suo mandato vi erano 1,2 miliardi di euro, teoricamente a valere su anni successivi, già impegnati e impiegati negli anni precedenti) che ha consentito la risoluzione dei problemi di cassa (che in passato hanno originato la sospensione dei cantieri). L’architetto ha tenuto, tuttavia, a precisare che la disponibilità di cassa è garantita per la durata dei lavori a meno di rallentamenti: laddove vi fossero ritardi dovuti a motivi tecnici (SAL presentati in ritardo da Atac) o per motivi amministrativi (sospensioni da parte della Regione per carenze documentali nei SAL presentati da Atac) la disponibilità di cassa potrebbe non essere più garantita. Allo stato attuale le tempistiche prospettate negli ultimi incontri (fine lavori a novembre 2017 e gennaio 2018 e entrata in servizio post collaudi nella seconda metà del 2018) sono confermate, per ora.

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