La situazione di Roma Tpl

Ritardo di oltre 15 giorni per il versamento degli stipendi di marzo dei dipendenti dell'azienda di trasporto privata, la settimana scorsa si erano visti promettere un anticipo, ma pare che non sia arrivato – Il Comune dice di aver pagato, l'azienda sostiene che ciò è avvenuto in ritardo e nel culo se la prendono i dipendenti – Tira aria di sciopero, come dargli torto?


Da Romatoday

Pasqua senza stipendi per i 1980 lavoratori di Roma Tpl. A 18 giorni dalla comunicazione da parte dell'azienda privata che gestisce le linee bus periferiche per conto di Atac in merito ad un "leggero ritardo" nei pagamenti, il salario di marzo non è ancora stato erogato.

Il 12 aprile, a ridosso delle feste, l'azienda ha diffuso una seconda nota con cui ha comunicato: "Si sta provvedendo ad erogare al personale viaggiante (quindi solo agli autisti, ndr) un'anticipazione delle retribuzioni" fino ad un importo di 650 euro, "con l'impegno di saldare quanto prima la totalità delle spettanze dovute". Contattati da Romatoday, questa mattina i lavoratori hanno però confermato che sui loro conti non è stato versato nemmeno un euro.

Per i dipendenti dell'azienda si è risollevata un'aria di sciopero. Il ritardo 'pasquale' è l'ennesimo degli ultimi anni e una soluzione all'orizzonte, nonostante le proteste e i numerosi incontri, ancora non si vede. Gli autisti sono stremati. Filt Cgil, Fit Cisl Lazio e Uiltrasporti hanno avviato la seconda fase della cosiddetta "procedure di raffreddamento e conciliazione" aperta lo scorso 3 aprile. In sede amministrativa con l'intento di mettere attorno a un tavolo sia l'assessora alla Mobilità, Linda Meleo, sia l'azienda. A distanza di qualche giorno, però, una convocazione ufficiale non è ancora arrivata.

Secondo quanto si apprende il problema risiederebbe nel ritardo con cui l'amministrazione comunale ha versato le spettanze a Roma Tpl. Ritardo che risiederebbe in irregolarità in merito al cosiddetto Durc, il documento che attesta la regolarità contributiva dell'azienda, senza il quale la ragioneria capitolina non può sbloccare i pagamenti. Romatoday ha chiesto all'amministrazione lo stato dell'arte della situazione ma non è stata fornita alcuna risposta.

"E' una situazione drammatica" il commento di Stefano Rinaldi, segretario generale Filt Cgil Rieti Roma Est Valle dell'Aniene. "1980 famiglie ricevono gli stipendi in ritardo quasi tutti i mesi. Ormai sono diventati dei cattivi pagatori, alcuni sono sotto sfratto. Il tutto nell'indifferenza più totale. Il Comune dice di aver pagato, l'azienda sostiene che ciò è avvenuto in ritardo causando, a catena, uno slittamento nel versamento degli stipendi. Per questo abbiamo chiesto un incontro sia con l'amministrazione, sia con l'azienda. L'assessore Meleo, nel corso di una diretta radio, ha comunicato di essere disponibile ad incontrarci, ma una convocazione scritta non è ancora arrivata. Nel 2018 il servizio verrà messo a gara: ricordiamo fin da subito a Meleo di non dimenticarsi di inserire la clausola sociale".

Nelle prossime settimane non sono escluse nuove proteste. Si legge in una nota del segretario della Filt Cgil: "Siamo pronti a concordare con i dipendenti della Roma Tpl tutte le iniziative, nel rispetto delle leggi e normative vigenti, utili a dare una risposta forte e concreta a questa intollerabile e sistematica violazione della dignità del lavoro".

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