Il quinto mondo - non vi scusiamo per il disagio

Che cos'è il disagio?  Il disagio è un lieve ritardo sporadico, il disagio è un inconveniente tecnico, il disagio è quando non si apre un finestrino o quando trovi un sedile danneggiato. Questo non è disagio, questa è una odissea quotidiana, è la certezza di dover viaggiare ogni giorno in condizioni disumane senza sapere se e quando raggiungerai il posto di lavoro. Perché davvero non lo sai, non è un modo di dire - Ho voluto postare queste poche righe di Cinzia, una descrizione cruda della situazione a cui non dobbiamo abituarci. Mai. Non dobbiamo perderci in discussioni sterili, non dobbiamo essere tifosi di questo o quell'altro sindaco (o governatore di Regione, o politico, fate voi), noi dobbiamo "lottare" per il nostro benessere, dobbiamo pretendere di essere trattati come esseri umani, paganti per altro.



Di Cinzia

Oggi la protezione civile distribuiva acqua agli utenti della Romalido....

Siamo ai livelli della calamità naturale, di una sciagura, con la differenza che qui la natura non c'entra proprio niente e le responsabilità sono tutte umane!

E poi ti capita di incontrare cinesi che strabuzzano gli occhi, rumeni che ci deridono... perché tutto quello che nessuno oserebbe mai immaginare sulla Romalido succede davvero.

Treni a cinquanta gradi, corse ogni 25/30 minuti, convogli annunciati sul binario due, no scusate, dal binario sei, no scusate, scendete tutti perché non parte né dal due e né dal sei.
È rotto.

Scusate per il disagio.
Il prossimo tra un'altra mezz'ora.
Però limitato fino a Lido centro, perché il servizio è interrotto.

E allora una volta arrivati stremati a Lido centro tutti di corsa sulla navetta. La navetta..... Ormai anche i miei amici di Milano e Palermo conoscono il significato di "navetta" a Roma, un autobus che sostituisce un treno di dieci vagoni...

Oggi pomeriggio il servizio era interrotto anche tra Piramide e Magliana... scusate per il disagio....

Le biglietterie sono sempre chiuse, a tutte le ore, tranne qualche stazione, le più fortunate.
Gli ascensori sono sempre rotti, le scale mobili un lusso. Peccato che i diversamente abili non la pensino proprio così.

Scusate per il disagio.



No, io mi sono rotta di scusare per il disagio. Il disagio è un lieve ritardo sporadico, il disagio è un inconveniente tecnico, il disagio è quando non si apre un finestrino o quando trovi un sedile danneggiato, quando le porte fanno la giostra apri e chiudi...

Questo non è disagio, questa è una odissea quotidiana, è la certezza di dover viaggiare ogni giorno in condizioni disumane senza sapere se e quando raggiungerai il posto di lavoro. Perché davvero non lo sai, non è un modo di dire.
E tanto meno sai se la sera troverai la via di casa.



Lo stato d'animo degli utenti della Roma-Lido ogni mattina all'arrivo in stazione è ormai un misto di scoramento, rassegnazione, senso dell'ignoto, affidamento alle divinità, ai numeri, alla sorte..... a tal punto che quando dopo un quarto d'ora di attesa si intravede un caf all'orizzonte sembra un miraggio, un sogno e immediatamente ci si interroga sui possibili catastrofici scenari potrebbero verificarsi nei trentacinque minuti che ci separano da Roma.


Ma quanto ancora si può sopportare un simile scandalo?

Fino a quando gli utenti, a fronte di duecentocinquantaeuro di abbonamento dovranno essere così umiliati?


Il malaffare Atac adesso deve dare risposte.



Noi non scusiamo più per il disagio.
Vergogna.

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