La lapidazione degli autobus

Mancava alla lista, ma la lacuna è stata colmata subito. Un autobus è stato preso a sassate, un altro evento criminoso, nell'impunità totale. Non una parola da parte delle istituzioni, non una riga scritta dall'uomo che sussurrava a i comunicati stampa. Va bene così, tanto solo lavoratori ed utenti prendono gli autobus...
 
 
Ancora mezzi pubblici al centro della cronaca romana. L'ennesima aggressione ai danni di un autobus si è verificata questa poco dopo le 23.00 di ieri notte in zona Tor Tre Teste quando ad essere preso di mira è stato il bus della linea notturna 556 dell'Atac. La denuncia di quanto accaduto da parte di Micaela Quintavalle, leader del sindacato Cambia-Menti M40. La notizia è stata confermata da Agenzia per la Mobilità.
SASSI CONTRO IL BUS - L'autobus, partito dal deposito Atac di Tor Vergata, è stato preso di mira mentre passava in via Francesco Tovaglieri, davanti la cosiddetta 'Chiesa Moderna' (Parrocchia Dio Padre Misericordioso) di Tor Tre Teste. Qui due ragazzi, secondo quanto denunciato dalla 'pasionaria' degli autoferrotranvieri capitolini, hanno lanciano sassi contro la vettura infrangendo un vetro laterlale del mezzo pubblico tra il panico dei passeggeri.
FERITA UNA RAGAZZA - Ad avere la peggio una giovane ragazza romana 16 anni, che viaggiava sul bus in compagnia di un'amica, spaventata ma illesa. L'adolescente è dovuta ricorrere alla cure del Policlinico Umberto I. La sorella della 16enne ha riferito che la vittima soffre di attacchi di panico
SALTATA L'ULTIMA CORSA - Illeso l'autista e gli altri passeggeri presenti sul bus, impauriti e scioccatti dall'ennesima aggressione gratuita nei confronti di un mezzo pubblico in servizio in periferia. La sassaiola ha determinato dei problemi alla linea, come commentato da Micaela Quintavalle, contattata telefonicamente da RomaToday: "L'autobus non ha potuto effettuare la mezza notte creando grandi disagi ai tanti cittadini che sono costretti a prendere l'ultima corsa. Purtroppo ci è andata di mezzo una innocente passeggera, ne abbiamo abbastanza di subire questo trattamento".

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