La sai l’ultima? Marino ha un piano per rientrare di 80
milioni di euro l’anno! Come combattendo i portoghesi (…e giù risate grasse) –
Il piano è semplice: 1. Convertire amministrativi in controllori in incognito
(lo si dice da mesi), far entrare le persone sugli autobus dalla porta davanti (sempre
che l’autista in quel momento non stia scop… ehm occupato in altre cose) e soprattutto
per il saltodeltornello o il trenino ai tornelli delle metro, puntare tutto
sulla denuncia dei cittadini!!!!! – Poi, da annoverare tra le cose serie invece
la possibilità di usare lo smartphone al posto della card – Ma nel frattempo
abbiamo un AD?
Da: Leggo
«Qualche giorno fa ragionavamo in giunta, con alcuni
assessori, sulla possibilità di introdurre un meccanismo di pagamento del
titolo di viaggio dalla porta anteriore dell'autobus tipo Oyster card di
Londra». Parola di Marino. Il progetto del Campidoglio è arduo.
La Oyster card,
utilizzata anche dall’Atm di Milano, è la tessera elettronica usata nei
trasporti pubblici nell'area della cosiddetta Greater London: ha la forma di
una carta di credito e non ha bisogno di essere inserita nelle macchine di
ingresso alla stazione delle metro o sui bus per la presenza di un chip.
Marino ha specificato che il sistema che potrebbe essere
introdotto a Roma potrebbe essere uguale o con «l'uso dello smartphone al posto
della card».
Pronto anche un piano anti-evasione, che verrà portato in
giunta dall’assessore alla Mobilità, Guido Improta, entro metà febbraio:
proprio come già succede a Londra, anche nella Capitale si salirà solo dalla
porta anteriore e si dovrà mostrare il ticket (comprato anche sul cellulare)
all'autista-controllore.
Non solo.
Marino ha intenzione di «spostare alcuni amministrativi in
esubero dagli uffici e portarli a fare i verificatori». Una sorta di agenti in borghese che, dopo
aver frequentato un apposito corso di preparazione, saliranno sui mezzi per
pizzicare i "furbetti" sia alle fermate che ai semafori.
Insomma, una vera e proprio rivoluzione che il Campidoglio
vuol mettere in atto per contrastare i conti disastrati dell’Atac ed evitare
così il default dell’Azienda, con le inevitabili ricadute sul personale.
E sarà proprio questa la chiave che l’amministrazione
utilizzerà per convincere autisti e dipendenti.
Eppure il sindaco ha ragione quando si appella al civismo
degli utenti: «Chi salta il tornello dovrebbe essere fermato non dai
controllori ma dagli stessi cittadini, perché è a loro che sta rubando non al
sindaco.»
A parte il rischio di prendersi qualche mazzata da soggetti
poco raccomandabili c’è la comprovata indifferenza del personale (arroccato
nelle vitree cabine) non solo alla richiesta di informazioni da parte degli
utenti (come ha potuto appurare lo stesso amministratore delegato Broggi
durante una sua ispezione in incognito) ma anche alle scandalizzate
segnalazioni dei pochi “infami” nei confronti degli astuti portoghesi.
I quali generalmente
non saltano atleticamente i tornelli metro, ma si limitano ad infilarvisi al
seguito dell’utente che ha già vidimato biglietto o tessera.
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