#Atac ed il Topo di Valle Aurelia

A che punto è la notte – I mezzi funzionano così così, ma le stazioni sono gestite in maniera impeccabile – Ratto trovato morto in mezzo ai rifiuti in bella mostra (?!) nella stazione di Valle Aurelia – Alla segnalazione ad Atac segnalazione risponde solo Il Messaggero (meglio non parlarne, così non è mai accaduto e ci prendiamo i premi sull'efficienza del servizio) – Una risata VI seppellirà tutti: Agenzia ANSIA: #topo di Valle Aurelia è in coma etilico





Stamattina faccio il mio solito tragitto per andare a lavoro, e in uscita dalla metropolitana ricevo un buongiorno coi fiocchi

Ratto evidentemente svenuto e ‘mbriaco (è un eufemismo…) sul camminamento, precisamente alle 8 del mattino (ora di punta per lavoratori e studenti), appena fuori dalla stazione Valle Aurelia (Metro A).

Il tutto segnalato via Twitter all’Atac (@InfoAtac). Di solito sono celeri nel rispondere, ma oggi hanno ignorato bellamente. E vabbè…

PS: e come spesso accade, non c’era manco un’anima al gabbiotto in stazione…

Da: http://www.ilmessaggero.it Articolo di l4ur4bogliolo

ROMA - Brutta sorpresa questa mattina per i pendolari che frequentano la stazione di Valle Aurelia. Sulla banchina, accanto a bottiglie di birra vuote c'era un topo, neanche tanto piccolo. La foto è stata postata su Twitter da @FabioCruciani E sul microblogging si scatena subito il dibattito. C'è chi chiede: "Credi che a Berlino, Londra, Parigi non ci siano topi?". Secca la risposta: "Sì, ma forse non avrei neanche fatto in tempo a vederlo. Ma con zero addetti è difficile risolvere,se le stazioni fossero minimamente vigilate sarebbe decisamente meglio". E c'è chi fa qualche battuta: "Il topo è morto per coma etilico".

Aggiornamento agenzia ANSIA di FabioCruciani

Topo di Valle Aurelia, sta bene

(ANSIA) – ROMA, 15 SET – “E’ ancora un pò malconcio, ma sta bene”: lo afferma il direttore sanitario della clinica “San Mbriacamo”, Dott. Guido Ebbro, a proposito del topo in coma etilico la cui foto, pubblicata da @FabioCruciani su Twitter, ha fatto il giro del web.

“Lo abbiamo ripreso per i baffi – ha riferito il direttore della clinica interpellato dalla rivista enologica In vino veritas – e lo abbiamo immediatamente inserito in un programma di disintossicazione. Reagisce con prontezza alle cure, ma il percorso verso la completa sobrietà è ancora piuttosto lungo”.

Posta un commento

0 Commenti