Lo Stato (pietoso) delle stazioni

Rassegnati al peggio! Mai! - Da un filo scoperto all'anasisi delle stazioni della Roma-Lido, un viaggio nella galleria degli orrori tra pioggia, tornelli rotti e disagi assortiti - La parte seria invece è dedicata a Maria Cidoni, membro della consulta cittadina XIII-XVI Municipio per i problemi e i diritti dei disabili e qui viene una rabbia a leggere...


Di Valentina Noseda per Il Giornale di Ostia
Angolo sala attesa fili elettrici scoperti”. “Pavimento sala attesa vicino porta bar interno... in linea con gli altri servizi”. “Soffitto vicino alla rampa per i disabili, occhio alla capoccia”. A dare un piccolo tragicomico “assaggio” di una ben più nutrita carrellata di orrori, sono Antonietta, Luca e Dario.


Pendolari (della tratta Roma-Lido) come tanti. E come tanti uniti e solidali. Da un lato, ormai tristemente avvezzi allo spettacolo del degrado e dell’incuria di vagoni e stazioni, dall’altro, per nulla rassegnati. Al contrario: sono loro a raccontare le proprie vite e quelle dei compagni di viaggio, come dei veri cronisti. E a descrivere quello scenario drammatico, aggravato di tanto in tanto da uno sciopero, da un guasto, da una giornata all’insegna dell’assenteismo, da un furto di rame sulla linea. Insomma, tutto può succedere. Ma d’inverno – quando per raggiungere il posto di lavoro si sfidano pioggia e spifferi – come d’estate – quando, tra i pendolari, si intrufolano a manciate gli amanti della tintarella, che pur di arrivare a Ostia sono disposti a sopportare il flagello della cappa asfissiante che rende il viaggio sui vagoni malandati intollerabile – i “soliti” della Roma-Lido continuano a fotografare, a scrivere, ma soprattutto a “postare”. Tenendo in vita una comunità virtuale assai nutrita, educata e coesa: la cui sede “naturale” è il web.

O meglio: il profilo Twitter @iltrenoromalido, il gruppo Facebook Il treno Roma Lido e il blog, frequentatissimo, odisseaquotidiana.blogspot.it. Iniziative che portano la firma di Andrea. Il noto blogger che, qualche giorno fa, ha lanciato l’idea di immortalare lo stato delle stazioni. “Dopo aver chiesto all’Atac di riparare una canalina – scrive Andrea - ho chiesto ai pendolari di fare per un giorno i ‘giornalisti’, documentando l’effettiva riparazione... da qui, si è aperto un mondo di disservizi e il risultato è stato più che soddisfacente”. Ed ecco un bel servizio sulla stazione (“con tutto il rispetto per le stazioni vere”, precisa Andrea), un vero e proprio “Horror Station Show”. Infiltrazioni d’acqua, distacchi di intonaco, pavimenti allagati. Ma anche sporcizia, ascensori guasti, biglietterie chiuse. È quanto emerge dai reportage.


“Presi dalla quotidianità – dice Andrea - noi poveri pendolari ci soffermiamo a parlare (male, ovviamente) dei treni e di come siano inadeguati ad affrontare ogni giorno il viaggio della speranza da e verso Roma. Poche volte però facciamo caso ai luoghi dove prendiamo i treni e alle stazioni che ci accolgono in maniera per niente ospitale. Certo – prosegue -, non tutte sono ridotte male come quella di Stella Polare, o come quella di Tor di Valle, che somiglia più ad una baracca che ad una stazione del terzo millennio, ma tutte hanno qualcosa che non va”. È ancora il blogger a snocciolare esempii. “Basti pensare alle stazioni di Casal Bernocchi e Vitinia, dove il funzionamento delle scale mobili è una chimera, e dove, quando piove, è più facile bagnarsi dentro la struttura che fuori”. Per non parlare di Piramide, “termine e partenza dei nostri viaggi della speranza e nodo cruciale per i collegamenti con Roma”. Altro argomento scottante sono i tornelli di accesso alle stazioni, “generalmente rotti e pertanto tenuti aperti, un chiaro invito a non obliterare il biglietto, con grande gioia di coloro che l’abbonamento l’hanno pagato in anticipo”.

A segnalare i disagi nella Stazione di Ostia Antica è anche Maria Cidoni, membro della consulta cittadina XIII-XVI Municipio per i problemi e i diritti dei disabili. “Molto spesso qui (come accade anche nella stazione Lido Centro, ndr) la biglietteria è chiusa. Ma non solo. A volte viene sospeso l’uso degli ascensori: la stazione del resto non è munita di scale mobili ma di due ripide scale impossibili da utilizzare per anziani, disabili, mamme con passeggini e viaggiatori muniti di bagaglio.

Trovo deplorevole e grave – afferma Cidoni - una simile situazione, che viene giustificata dalla carenza di personale. La stazione in questione ha, da tempo, i servizi igienici fuori uso e non ha nessun mezzo di trasporto pubblico che possa permettere, ai pendolari ma anche ai turisti che vengono a visitare gli Scavi Archeologici, di raggiungere il centro di Ostia Antica”. Ciò che resta è un “mostruoso e ripido cavalcavia pedonale”. Infine, l’appello agli “organi preposti”. Che “non fanno nulla”, nonostante le numerose denunce.
Alla faccia dei “diritti dei cittadini”

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