Roma-Lido, ascensore guasto: anziani bloccati per mezz'ora




Ci risiamo! A Lido Centro stavolta - Svampa un ascensore con un gruppo di persone dentro, di addetti nemmeno l'ombra, il numero di emergenza svampato pure quello - Poco dopo arriva la guardia giurata che chiamati i pompieri riesce ad aprire le porte - Happy end? Ma manco per niente: Non doveva essere tutto gestito in remoto? E qualcuno che sia presente nelle stazioni?


Ostia - Momenti di panico questa mattina alla stazione Lido Centro per alcuni cittadini rimasti intrappolati nell'ascensore del sovrappasso della linea ferroviaria.

L'ascensore appena partito dal piano terra, quando improvvisamente si è bloccato mandando nel panico il gruppetto di anziani che vi era rimasto intrappolato. Da fuori si udivano le grida dei cittadini e la moglie di uno di loro chiedeva aiuto ai passanti. Intanto le persone rinchiuse nella scatola di metallo hanno provato a contattare invano il numero d'emergenza affisso dalla ditta di manutenzione all'interno della cabina.

Tra i passanti che si sono avvicinati per dare aiuto agli anziani bloccati anche il consigliere municipale Paolo Orneli che in quel momento si stava recando alla stazione per imbarcarsi sul treno Roma-Lido.

"Sono passato davanti all'ascensore e ho visto i cittadini in ansia per la sorte delle persone rimaste chiuse nell'ascensore guasto - ha raccontato su Facebook Orneli -. Ho provato anche io a dare una mano e mi sono attaccato al telefono per contattare il Comune di Roma, che è competente dei sovrappassi pedonali. Chiamo lo 060606. Mi risponde una ragazza gentile, le racconto cosa è successo, prima prova a dirmi che la competenza di quegli ascensori è dell'Atac, poi, dietro mie insistenze, prova a passarmi un non meglio precisato ufficio del Campidoglio. Resto in attesa, inutilmente, per tantissimo tempo. Poi riattacco", continua Orneli.

"Nel frattempo, sul posto arriva una guardia giurata, in servizio alla fermata del treno. Chiamiamo i Vigili del Fuoco. Cerchiamo di tranquillizzare le persone lì dentro, proviamo a rifare il numero della manutenzione, che stavolta risponde. Una signora comincia a piangere, nell'ascensore c'è il marito. Altri pendolari si fermano, ma siamo tutti impotenti. Dobbiamo aspettare. Con la guardia giurata proviamo a forzare le porte dell'ascensore, senza esito positivo. Dopo un pò, arrivano prima due vigili urbani, poi il tecnico dell'ascensore. Riesce a liberare gli anziani. Abbracci e lieto fine".

"Certamente, so che Roma non merita di vivere quotidianamente sulla sua pelle tutto questo inarrestabile degrado, questa incuria e un senso generale di abbandono, capace di trasformare la quotidianità di tanti suoi cittadini in una corsa ad ostacoli, tanto ridicoli quanto insopportabili", ha concluso il consigliere municipale.

Posta un commento

0 Commenti