No Foto - Pensavo fosse uno scherzo


Pensavo fosse uno scherzo! Fantastico post apparso sul Blog Romacittapertutti qualche giorno fa, si usa il sarcasmo per mascherare rabbia ed amarezza, qualche esempio: "Atac da sempre prende in giro i romani fingendo di offrire trasporti" - "mi sono rassicurato dicendo che ci avrebbe pensato l’Atac a fugare ogni dubbio con un comunicato" - "il comunicato è arrivato tenetevi forte forte: HA DENUNCIATO UNA PERSONA CHE FACEVA FOTOGRAFIE NELLA STAZIONE DI CASALBERNOCCHI" -  "C’è il rischio che si debbano autodenunciare visto che non c’è soggetto più capace di ledere l’immagine dell’Atac e il relativo pieno esercizio del servizio di trasporto pubblico dell’Atac stesso"


Per un lungo momento ho pensato che il Corriere della Sera, il più prestigioso quotidiano nazionale, avesse fatto uno scherzo all’Atac.

Mi sono detto che, probabilmente, visto che l’Atac da sempre prende in giro i romani fingendo di offrire trasporti pubblici, allora il Corriere ha voluto ironicamente prendere in giro l’Atac, una guasconata come si dice in questi casi.

Figurarsi, un’azienda come l’Atac impegnata nel garantire il trasporto pubblico con autobus, metro a milioni di cittadini ti pare che va a denunciare una persona perché fotografa la stazione di Casal Bernocchi? No, l’articolo del Corriere della Sera doveva essere uno scherzo.

Poi però ho pensato che il Corrierone nazionale non è propriamente il Male, una rivista votata all’ironia, ma il principale quotidiano italiano da tanti e tanti anni e certe cose non le fa. Sicuramente non scherza con le cose serie.

Malgrado questo pensiero forte, ingenuamente tendevo a ripetermi che non poteva non trattarsi di uno scherzo; in ogni caso mi sono rassicurato dicendo che ci avrebbe pensato l’Atac a fugare ogni dubbio: avrebbe emesso un comunicato dicendo che, Oh Ragazzi (anzi, Ouh Regà) noi siamo un’azienda seria, ci occupiamo del difficilissimo compito di trasportare i romani e non è una roba da poco con tutto quello che accade, che solo ieri i sindacati hanno detto che sul nuovo fiore all’occhiello del trasporto pubblico romano, la B1, c’è solo un rischio di collisione.

E, vedi un po’, il comunicato è arrivato, ma confermando che l’Azienda del trasporto pubblico romano, tenetevi forte forte: HA DENUNCIATO UNA PERSONA CHE FACEVA FOTOGRAFIE NELLA STAZIONE DI CASALBERNOCCHI PERCHE’ VIETATO DA UN REGIO DECRETO DEL 1941.

E la denuncia è scattata perché Atac avrebbe dato mandato ai propri legali di tutelare gli interessi aziendali nei confronti di persone che pongano in essere fatti pregiudizievoli e/o diffamatori, comunque lesivi della propria immagine, a tutela del pieno esercizio del servizio di trasporto pubblico.

Gulp.

C’è il rischio che si debbano autodenunciare visto che non c’è soggetto più capace di ledere l’immagine dell’Atac e il relativo pieno esercizio del servizio di trasporto pubblico dell’Atac stesso.

Certo l’Atac dice che avrebbe poi appurato che si tratta della stessa persona che qualche tempo fa aveva lanciato una denuncia rivelatasi falsa riguardo ad una disabile discriminata presso la stessa stazione.

E allora? E questo cosa c’entra con il divieto di fare foto nella stazione? Divieto sancito da un regio decreto del 1941 quando la Buonanima era ancora in sella, c’era la guerra e forse questo c’entra qualcosa con il regio decreto tanto scrupolosamente fatto rispettare.

Verrebbe voglia di entrare nel merito della questione e chiedere semplicemente di cosa hanno paura per ridicolizzarsi al punto da denunciare uno che fa fotografie in una stazione ferroviaria (non una base militare o un sito strategico, una stazione ferroviaria…) nell’era del web, dell’Iphone, Ipad, Ipod, Flickr, Facebook e aggiungete voi tutte le altre sigle e diavolerie che volete.

Ma non è il caso, perché a questo punto non resta che una richiesta da rivolgere a chiunque abbia il potere per esaudirla, dal Sindaco attuale a quello futuro (e se sarà lo stesso non importa) salendo su su fino al Santo Padre, al Segretario generale dell’Onu o a quello di qualche partitello che a Roma che decide sulle nomine: chiunque abbia in mano oggi l’Atac, dopo tutti i soldi che ha avuto dalle tasche dei romani e quelli che gli sono stati garantiti da contratti inspiegabilmente faraonici come buonuscita, perché non viene seduta stante spedito a giocare a tennis, sempre a nostre spese, dando l’azienda in mano a qualcuno che sicuramente strapagheremo ma che almeno si dimostri in grado di occuparsi seriamente, con dignità dello stato del trasporto pubblico romano?

Perché sono lasciati impunemente ledere l’immagine del trasporto pubblico romano e di Roma?

Gli aumenti di biglietti e abbonamenti li hanno avuti, i loro megastipendi finiscono mensilmente nei rispettivi conti correnti, DI COSA DIAVOLO HANNO BISOGNO PER METTERE MANO ALLA SITUAZIONE DISASTROSA DEL TRASPORTO PUBBLICO DELLA CAPITALE CHE QUALUNQUE PERSONA CERTIFICA SEMPLICEMENTE GIRANDO PER AUTOBUS?

Forse, molto semplicemente, non sono capaci.

Sindaco attuale, sindaco futuro (e se è lo stesso è uguale), segretari e galoppini di partito almeno questa grazia, vi preghiamo, fatecela.

Mandateli a casa, tutti e presto.

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