Silenzio in Banchina! Dopo aver letto le avventure di Roberto sulla banchina di Ostia Antica, ecco Luigi che ci parla da Acilia - Diversa stazione uguali informazioni: 0 - Evviva l'informazione tempestiva: Secondo il racconto il primo annuncio è delle 9.50... - In fondo una domandina all'Atac quando succede un disastro perché non si può chiedere il rimborso del biglietto pagato (e timbrato..) per un servizio di cui non si è potuto usufruire?
Per la serie: io c’ero! Il lunedì mattina fantozziano:
Ore 9.15.
Acilia, arrivo in stazione (ho il biglietto timbrato che lo prova) banchina destinazione Roma - Discreta ressa - Avrà saltato una corsa, alle solite.
Ore 9.30:
Comincia a salire una leggera inquietudine. In compenso, nessuno dà info.
Ore 9.45:
Serpeggiare malumore tra gli astanti
Ore 9.50:
Primo annuncio all’altoparlante: “il servizio è rallentato”. Ma va! non s’era capito..
Ore 9.51:
Un primo gruppo risale alla biglietteria e comincia a chiedere (non esattamente in termini oxfordiani) il rimborso del biglietto timbrato
Ore 9.55:
La bigliettaia dice che non è autorizzata a farlo e si barrica nel gabbiotto (vigilantes: non pervenuti..)
Ore 10.05:
Altoparlante bis: “il servizio è sospeso”. Boato in banchina, con contorno di improperi assortiti.
Ore 10.25:
Treno in arrivo! Ed è pure vuoto!!! Peccato che non si ferma e tira dritto, tra gli applausi dei (rumorosi) presenti
Ore 10.35:
Primo treno in servizio verso Roma.
Ecco, una cosa che gradirei Atac chiarisse: quando succede un disastro colla linea sospesa come stamattina, perché non si può chiedere il rimborso del biglietto pagato (e timbrato..) per un servizio di cui non si è potuto usufruire? Altrimenti, che senso ha il fatto che Atac ci dica che il biglietto de cuius vale 100 minuti?
0 Commenti