Le porte e i guasti ai treni

Non aprite quella porta! Perché a volte capita che il macchinista di turno ci faccia scendere dal treno per una porta guasta e popi con tutti i pendolari sulla banchina, chiuda tutto e riparta come se nulla fosse, provocando istinti omicidi tra gli astanti? Perché ogni tanto dall’interfono ci viene urlato “scostatevi dalle porte” – Questo post svelerà tutto – Sapetelo su Rieducational Trenino!




Prima di tutto vorrei ringraziare due macchinisti che mi hanno fatto capire le cose che umilmente ho trascritto sotto...

Ogni porta del treno è a chiusura pneumatica, con l'aria che tiene chiuse in "pressione" le porte durante la corsa.

Inoltre ogni porta ha degli interruttori, chiamati microswitch, che alla chiusura delle stesse scattano dando il consenso alla trazione, cioè toglie la corrente e il treno non ha più alimentazione, quindi permettono al macchinista di ripartire e non solo, perché questo “consenso alla trazione” deve essere costante per tutto il viaggio.

Treni come i Fiat, le 600 o le MB oltre ad essere vetusti, hanno le porte che si aprono dall'interno verso l'esterno, una volta chiuse il microswitch si attiva e spegne la spia "porte aperte" dando quindi il consenso alla trazione.

Poichè sono vetusti e hanno ormai sulle spalle parecchi chilometri (eufemismo n.d.r.), questi materiali hanno le porte che cominciano a perdere aderenza totale, se ci fate caso a volte nella parte inferiore della porta si vede la luce esterna, la pressione dell'aria garantisce sempre la corretta chiusura della porta ma questo piccolo spazio che si crea, può non far attivare il microswitch quindi, anche se la porta è effettivamente chiusa, la segnala come aperta e non fa ripartire il treno.

Come potete capire bastano pochi millimetri…

A questo punto avvengono le cose che vediamo spesso, personalmente io senza capire, per esempio la corsa del macchinista o del capotreno a capire quale sia la porta, ma purtroppo spesso capita che sia una che da sull'interbinario, e, per facilitare l'operazione di controllo, si chiede ai passeggeri di scendere per provare le porte ed eliminare il problema che il più delle volte si risolve.

Altre volte no! In questo caso inevitabilmente il treno si pianta e non si può andare da nessuna parte, per cui tutti giù sulla banchina…

Se il macchinista ritiene che il problema sia più serio, ha un interruttore che bypassa questo meccanismo di sicurezza e ridà il consenso alla trazione, quindi rialimenta il treno.

Questo è un dispositivo di sicurezza e se viene bypassato, ovviamente non permette il trasporto viaggiatori, quindi ecco che magicamente il treno può proseguire la sua corsa, magari facendo pensare alle persone che uno gli abbia solo fatto uno scherzo di pessimo gusto…

Naturalmente anni di "appoggiamento" sulle porte hanno portato all'allentarsi delle stesse ed il meccanismo di sicurezza può dare falsi contatti, togliendo corrente a tutto il treno, perciò se una porta si scosta, il treno perde trazione e non continua la sua corsa, in quei casi si cerca di arrivare "a vela" alla stazione, fare qualche prova per individuare la porta incriminata, così come sopra descritto…

Morale della storia: se possibile non appoggiarsi alle porte.

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