Cronache dall'inferno - Testimonianze di chi era sul Roma Lido del 15/5

Artisti della Roma-Lido - Mejo della trama di un film! Racconti in ordine sparso per descrivere il delirio del 15/5 da chi era dentro ai treni: Ore 15.20 un sussulto scuote noi passeggeri dalla pennichella pomeridiana - l'aria condizionata, con un gesto di stizza ci fa sapere che lei non è l'ultima fessa del quartiere e siccome c'ha sonno ci abbandona - E' colpa di Monti; Alemanno ci manderà l'esercito? - I primi moti rivoluzionari affiorano verso le 16 - Da leggere tutto d'un fiato.



Meraviglioso report di Mary

Cronaca di un insolito viaggio

Alle 14.58, dopo un piacevole pranzetto con un'amica, son davanti alla porta del trenino che da Ostia Lido mi porterà a Magliana, direzione casa, senza sapere cosa mi attende di lì a poco.
Alle 15.20, a meno di un km da Magliana (dove appunto sarei dovuta scendere) e dopo un piacevole viaggio per il trenino non troppo affollato e l'aria condizionata perfettamente regolata, un sussulto scuote noi passeggeri dalla pennichella pomeridiana. Ci sembra distintamente di sentire un borbottiò dirci "Basta, sono stanco, mi fermo qui che ho sonno!".
Ore 15.25 ci autoconvinciamo di aver sentito male, ma sì è solo il solito black-out oppure il treno davanti s'è fermato, dai, adesso riparte, ma sì, riparte, s'è mosso? No? Niente? Eppure... va beh...
Ore 15.30 al terzo andare e tornare dei macchinisti da un'estremità all'altra del trenino dobbiamo rassegnarci al fatto che il borbottio l'avevamo sentito giusto.
Ore 15.35 i miei sconosciuti compagni di viaggio cominciano a ipotizzare cosa può essere successo:


1) Han rubato i fili di rame (in pieno giorno, davanti ai depositi atac).
2) Si sono bloccati i freni, le ruote, i pulsanti, gli altoparlanti e gli specchietti retrovisori ("io lo so, io nel 47 guidavo questi cosi" ma se è un treno nuovo!)
3) E' colpa di Monti; Alemanno ci manderà l'esercito?; Non ci sono più le mezze stagioni.
4) Siamo scivolati su una banana.
5) Un mammut aspirante suicida ha attraversato il binario.

Un tizio, stanco forse delle solite ipotesi, ci svela che stanotte, nei pressi della Salaria, sono stati avvistati dei cerchi sul grano, a riprova di ciò mostra a tutti le foto, distribuisce numeretti e ci illustra tutte le tecniche per realizzarli degli alieni (GIURO).
Alle 15.40 ci rassegniamo a guardare tutte le foto dal cellulare del tizio.
Alle 15.45 l'aria condizionata, con un gesto di stizza ci fa sapere che lei non è l'ultima fessa del quartiere e siccome c'ha sonno ci abbandona. Realizziamo che i vetri sono sigillati e qualcuno medita di uccidere il tizio dei cerchi sul grano (qualcuno deve pur essere sacrificato, meglio lui).
Alle 15.50 una timida voce ci informa dagli altoparlanti che c'è un guasto (Ma no, ma dai, ma dici sul serio? Non è la 100 metri in stile rana dei macchinisti? Peccato, avevo puntato su quello di 85 anni in attesa di pensionamento).
Poco dopo, l'arrivo dei vigili del fuoco insieme a non ben identificati operai non ci rassicura nonostante loro si prodighino a salutarci e ridacchiare da fuori indicandoci.

Qualcuno tira il maniglione di una porta e fugge, qualcuno afferma di aver sentito degli spari e dei cani abbaiare, una macchinista poco gentile arriva di corsa, chiude la porta e ci informa che se solo ci riproviamo faremo la stessa fine (che fine?).
I primi moti rivoluzionari affiorano verso le 16, si sentono urla e gentil parole nascere dalle boccucce più candide. Improvvisamente l'aria condizionata si riaccende e gli animi si raffreddano.
Nel frattempo un altro trenino sopraggiunge da dietro, i nostri macchinisti, a poco a poco, han quasi smontato tutto il treno, lasciando sportelli aperti qua e là, gettando buttoni al grido di "Maledette istruzioni dell'ikea" e via dicendo. Uno di loro smonta il cellulare al tizio dei cerchi sul grano. Qualcuno tenta timidamente di sapere che succede, ma i macchinisti tutti di un pezzo passano oltre senza vederci e sentirci, ci sentiamo fantasmi in ostaggio in un campo di grano pieno di cerchi.

Alle 16.10 riusciamo a sentire nitidamente le urla dal treno dietro. Ancora più sfigati di noi, loro potrebbero passare se non ci fossimo noi davanti a occupare il binario, è chiaro che ci odiano.
Ore 16.15 siamo ormai tutti perfettamente in grado di riprodurre un cerchio sul grano anche senza il grano.
Ore 16.20... Ma sembra anche a voi che il treno stia andando indietro? Oh, cielo, è vero! Hei, ma c'è il treno dietro!...
Ore 16.22 contatto tra i due trenini.
Ore 16.25 al ritmo di una lumaca zoppa il trenino dietro ci spinge fino alla stazione.
Ore 16.30 più o meno, finalmente raggiungiamo la banchina di Magliana. Il nostro treno ci lascia uscire borbottando "Che modi, volevo solo fare una pennichella, brutti asociali!"
I passeggeri del trenino dietro restano bloccati fuori dalla banchina e ci mostrano il loro entusiasmo esibendoci strani gesti dai finestrini.

Altra Testimonianza sul Blog  Da Ostia a Roma sulla Roma-Lido di Maurizio

Da un certo periodo di tempo la crisi ha spinto forzatamente a fare scelte fino a qualche anno addietro impensabili  per  esempio andare a lavorare con i mezzi pubblici per far quadrare il bilancio famigliare.
Il giorno 15 maggio, per la precisione martedì nel primo pomeriggio intorno alle 16.00, come di consueto scendo dalla metro a Eur -Magliana per prendere il trenino Roma-lido che generalmente fa attendere dai dieci/quindici minuti.
Quel giorno l’attesa è stata oltre ogni misura, sebbene l’altoparlante tentasse di far sentire che vi fossero forti ritardi sulla linea la gente iniziava ad agitasi dopo 20 minuti mezzora di attesa il disservizio era palesemente sottovalutato, ma intanto l’altoparlante di tanto in tanto annunciava questo forte ritardo sulla linea, ad un certo momento una signora ha perso la pazienza e si è rivolta ad un macchinista della metro B gridandogli che l’ATAC doveva chiudere, che se ne dovevano andare tutti a casa a fare la fame!

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